venerdì 21 gennaio 2011

Brutti e vincenti (1a parte)

Foto tratta dal web
Credo di poter dire senza timore di essere smentito che nella storia recente del motociclismo nessun altro "matrimonio" ha fatto trepidare d’attesa un’intera Nazione: Lo sposo Dr. Rossi Valentino da Tavullia e la sua amata (così si spera) Ducati Giacinta da Borgo Panigale.
Testimoni di questa unione il Dott.Ing.Prof. Preziosi Filippo da Perugia e il brizzolato che con una chiave del 16 in mano fa miracoli l’ ing. Jeremy Burgess da Canguronia. Naturalmente, come in ogni matrimonio che si rispetti non potevano mancare i paggetti: Il Vitto Vittoriano Guareschi detto "220v" da Parma e Alessio Salucci detto "Uccio ma anche il siamese" da Tavullia pure lui.
Da quando la notizia del passaggio di Valentino Rossi alla Ducati è stato ufficializzato abbiamo assistito sui vari siti, blog ecc. al toto-abbinamento-colori, ovvero: "come capperina faranno a far convivere il giallo evidenziatore di Rossi con il rosso storico Ducati?"
Tanti utenti del web hanno detto la loro, tanti giornalisti hanno esposto il loro pensiero. Photoshop è stato messo alla frusta per sfruttare ogni suo bite di potenza da utilizzare in modifiche estreme tipo allungare lo stivale di Stoner n.40 in quello di Rossi n.43, trasformare un canguro saltellante in un bull dog dormiente, aggiungere spruzzate di giallo fluò nei posti più impensati e tappezzare la carena Ducati di numeri 46 messi alla rinfusa.
Poi finalmente siamo giunti al giorno della presentazione ufficiale al WROOM 2011, sulle nevi di Madonna di Campiglio. La prima avvisaglia era giunta con le prime foto circolanti sul web che ritraevano un Rossi in tuta da gara… sembrava pronto per il Carnevale di Viareggio. I più ottimisti hanno pensato: "Sicuramente la Ducati ha lasciato carta bianca ai piloti sulla personalizzazione della tuta ma la moto no, quella non si tocca".
Invece è stata toccata e come.
La cronaca non ufficiale di chi c’era riporta quanto segue:
I piloti arrivano in motoslitta (brutte pure quelle), un elicottero pone sulla neve due casse in alluminio, i piloti si avvicinano alle casse e abbassano le visiere scure dei rispettivi caschi (già sapevano), i fotografi, in trepidante attesa, sono schierati a mezzaluna a pochi metri di distanza. Vengono aperte le casse ed è…l’APOCALISSE…fotografi che restano abbagliati, zoom, teleobiettivi e grandangoli che vanno in frantumi, esposimetri che impazziscono…ecco la moto di Rossi…la Ducati Desmo-Fantasia16 Gp-evidenziatore11.
Ragazzi, è vero che la bellezza è soggettiva, ma questa moto è una "brutta oggettiva" non si può dire il contrario.
Il rosso racing che per anni è stato sinonimo di competizione per le marche storiche italiane a 2 e 4 ruote ha lasciato il posto ad un "rossiccio" stile scarpe ALL STAR vecchie di 10 anni. Il giallo intorno la sella è stato posto come per accontentare un bambino capriccioso, sapendo che con il pilota a bordo non si sarebbe più visto, la scritta DUCATI su sfondo bianco sostituisce la scritta MARLBORO generando confusione, tant’è vero che l’altro giorno in tabaccheria un signore davanti a me ha chiesto un pacchetto di DUCATI ROSSE CON L’AVANTRENO MORBIDO. Un’altra chicca sta sulla tuta di Rossi dove la scritta AMG ha trovato posto sotto alla scritta WLF e visto che WLF sta per "viva la f…" è partito il toto scommesse per scoprire il significato di AMG.
Lo sponsor più penalizzato è la TIM che paga subito ma per un po’ di tempo non potrà sfruttare l’immagine del campione di Tavullia, altrimenti si genera il caos. La gente sarebbe portata a credere che CLOONEY non esiste ma in realtà è JURI con la parrucca brizzolata, lo spot di FASTWEB è una copertura per non farsi rubare le capsule di NESPRESSO dal signore vestito di bianco, che Rossi non risolverà mai i problemi alla spalla e si darà al cinema in coppia con De Sica e che sulla DUCATI GP11 dovrà salirci Belen.
Ora, dopo tutto questo delirio mi chiedo: "Ma nella storia ci sono stati mezzi da competizione brutti e vincenti?"
La risposta è "si" e nella 2a parte di questo articolo vi porterò le prove.
Sperando che la storia si ripeta…o forse è meglio di no!
Mr.S

mercoledì 19 gennaio 2011

La 'seconda vita' di Poggiali dalle moto al calcio a 5

Il due volte campione del mondo (in 125 e 250), abbandonate le corse a 25 anni nel 2008, è uno dei 14 convocati della Nazionale sammarinese di 'futsal' per le qualificazioni europee: "Essere qui è una prima sfida. Rimpianti? No, ora mi sento un uomo più completo e felice"

di GIANLUCA STROCCHI





SAN MARINO - Potrebbe chiedere consiglio a lui Usain Bolt, re degli uomini jet, che recentemente ha sbandierato ai quattro venti il sogno di voler diventare calciatore una volta lasciata l'atletica. Lui è Manuel Poggiali, un altro che di velocità se ne intende, anche se non a piedi come lo sprinter giamaicano ma in sella a una moto. E dopo aver scritto pagine di storia, essendo il primo campione del mondo negli oltre 1700 anni di vita della piccola repubblica di San Marino, con i titoli nel 2001 (in classe 125 con la Gilera) e 2003 nella quarto di litro su Aprilia (da rookie in categoria non ci riuscì neppure un certo Valentino Rossi...), ha messo a segno un'altra impresa, che onestamente pochi nello sport ad alto livello possono vantare.

CALCETTO, LAVORO E FAMIGLIA - Abbandonato il circus delle due ruote a sorpresa nel 2008, a soli 25 anni, senza approdare alla MotoGp, Poggiali è infatti uno dei 14 convocati della Nazionale sammarinese di futsal (o calcio a cinque per dirla comunemente), che sta per esordire sul palcoscenico europeo. Da giovedì a domenica a Tampere, in Finlandia, il girone di qualificazione per la rassegna 2012 in Croazia, con Cipro, Albania e padroni di casa come avversari. "E' stata una piacevole sorpresa anche per me - ammette l'ex prodigio delle moto, che ha fatto anche qualche apparizione nei rally come navigatore - considerando che ho iniziato a praticare il calcetto un paio di anni fa, nel tempo libero. Mi ha subito preso e così ho cominciato a disputare il nuovo
campionato creato dalla nostra federazione. Anche perché sono sempre stato appassionato di calcio, gran tifoso del Milan e del Pennarossa, la squadra di Chiesanuova, il Castello di San Marino in cui sono nato, con la quale avevo anche giocato alcune gare ufficiali. E sono contento di poter praticare un'attività sportiva conciliandola con il lavoro attuale al comitato olimpico e gli impegni familiari, in particolare nel seguire con Michela nostro figlio Claudio, nato a fine 2008".

DA ULTIMO ARRIVATO HA CONVINTO IL CT - Perfezionista e super esigente (prima di tutto con se stesso) quando era sulle due ruote, Poggiali deve aver mantenuto lo stesso tipo di approccio anche verso il calcetto (altro che sfide scapoli-ammogliati), se è vero che da ultimo arrivato ha convinto il ct Luciano Mularoni superando a tutto gas chi con il pallone avevano confidenza da più tempo. "Non credo che l'esser stato un campione mi abbia aiutato più di tanto, a parte forse una certa mentalità vincente. Ho sempre pensato a dare il massimo, mosso dalla voglia di far vedere al nostro selezionatore che potevo giocarmi le mie carte. E' a lui che bisogna chiedere ragione delle sue scelte, forse ha apprezzato lo spirito con cui ho affrontato questa avventura e la disponibilità a mettermi in gioco. E sinceramente in questi tre mesi di allenamenti in chiave Nazionale ritengo di essere molto migliorato. Far parte dei convocati è una prima sfida vinta, così come un gran motivo di orgoglio poter rappresentare il mio Paese nello storico debutto europeo. Io e i miei compagni siamo chiamati a ben figurare anche per i dieci che sono rimasti a casa ora che il gruppo di 24 giocatori è stato scremato a 14 nomi".

UN FUTURO AMBIZIOSO... NEL PALLONE
- Ora che ha intrapreso una 'seconda carriera sportiva', il titano ha progetti ambiziosi per il futuro. "Far parte dei convocati è una prima sfida vinta per il sottoscritto, così come un gran motivo di orgoglio è poter rappresentare il mio Paese nello storico debutto sulla scena europea.. Ma non mi voglio fermare qua. Un altro obiettivo, infatti, è impegnarmi per crescere ancora e meritare in futuro altre opportunità del genere, per emozionarmi nel sentire l'inno nazionale e vedere la nostra bandiera. Del resto, carta d'identità alla mano, guardando all'età media degli altri, ho davanti ancora un po' di anni".

UN RINFORZO PER LA NAZIONALE PILOTI - Insomma, possono contare su un rinforzo doc in più Schumacher, Alonso, Trulli e gli altri assi della Nazionale Piloti per le loro partite a scopo benefico. "Ho giocato con loro qualche volta, in quegli eventi l'aspetto agonistico passa in secondo piano, quel che conta è poter dare una mano a chi è meno fortunato di noi. Ero stato invitato anche per la gara a Padova a fine 2010, ma purtroppo ero in vacanza e non ho potuto partecipare. Spero però che ci possano essere altre occasioni per indossare la maglia a scacchi bianconeri...".

SPORT INDIVIDUALE E SPORT DI SQUADRA - A sentirlo parlare sembra un altro rispetto all'enfant prodige chiuso e fragile psicologicamente (ha perso il padre a 16 anni) che aveva bruciato le tappe su una moto. In pista Manuel correva da solo, situazione ben diversa da uno sport di squadra come l'attuale. "Sai che devi collaborare con gli altri, in campo e fuori, e le complessità aumentano in un contesto di gruppo. Occorre un clima di armonia, a dire il vero necessario anche all'interno di un team motoristico, dove si devono avere ben chiari gli obiettivi e il pilota è il finalizzatore del lavoro collettivo.

"AVESSI AVUTO LA FORZA MENTALE DI LORENZO..." - Un due volte campione del mondo, che in tanti avevano definito 'il nuovo Valentino Rossi', non può aver del tutto chiuso con il primo amore. "I rapporti con l'ambiente motoristico sono rimasti. Da aprile, ad esempio, inizierò a tenere corsi di guida in moto al circuito di Adria. Poi mi piace seguire di persona i Gran Premi vicino casa, ovvero Mugello e Misano, anche per rivedere amici ed ex colleghi, mentre per le gare in altri Paesi mi accontento della tv. Valentino è Valentino e con la Ducati farà grandi cose, ma il cambiamento di Lorenzo è stato qualcosa di incredibile. Avrei voluto io essere come lui. Nel senso che ha lavorato tantissimo a livello mentale, capacità che poteva venire comoda anche a me... Me lo ricordo bene Jorge da piccolo, siamo stati anche compagni: era intrattabile, non sorrideva mai, arrivava nel box e manco ti salutava. Adesso è un'altra persona. Da quel punto di vista è il più avanti di tutti. Rimpianti? Non ne ho, la mia carriera è finita presto, però poi sono migliorato tantissimo dal punto di vista relazionale e mentale. E adesso - conclude Manuel - mi sento un uomo più completo e felice di allora".

FONTE:

PER APPROFONDIMENTI:
http://it.wikipedia.org/wiki/Manuel_Poggiali
http://www.repubblica.it

martedì 18 gennaio 2011

Test Pirelli ad Abu Dhabi

Ieri Pirelli ha inaugurato negli Emirati Arabi la nuova stagione di Formula 1, di cui il gruppo italiano è fornitore in esclusiva fino al 2013. Una sessione di test senza precedenti nella storia: prove in notturna e su superfici bagnate artificialmente, per riprodurre le condizione tipiche di un GP.
Si è partiti alle 18 per finire alle 24: sei ore di test che proseguiranno anche oggi, con gli stessi orari, con gomme rain e intermedie. Queste due specifiche, completano la gamma Pirelli F1 per il 2011. I tecnici del costruttore italiano hanno già messo a punto le 4 versioni da asciutto per il prossimo campionato, che saranno provate dai team dal 1° febbraio a Valencia.  A guidare la Toyota TF109 usata per i test è Pedro De La Rosa, che dovrà affrontare circa mille chilometri anche su asfalto bagnato ma con temperature decisamente elevate.
Paul Hembery, responsabile Team F1 Pirelli, ha dichiarato: “Luci artificiali, asfalto bagnato, temperature alte su una delle piste più moderne al mondo sono una combinazione spettacolare e impegnativa, unica per la Formula Uno. Abbiamo scelto queste modalità di test per provare nelle condizioni più impegnative possibili le nostre gomme da bagnato, ma chissà che questa nostra scelta non possa essere lo spunto per pensare a qualche Gran
Premio con caratteristiche simili. Questi test ci offriranno indicazioni utili per lo sviluppo finale e per il completamento della nostra gamma per la F1. Sono passati appena sette mesi dall’inizio dello sviluppo e cinque mesi dell’avvio delle prove in pista e possiamo dire che siamo soddisfatti dei risultati avuti fin qui e dei primi riscontri delle Scuderie. Non ci resta che iniziare la stagione ufficiale con i test in Spagna, dove raccoglieremo le opinioni e le osservazioni di Team e piloti che ci saranno utili per ogni eventuale ulteriore miglioramento prima del Gran Premio del Bahrain”.
Ai test di Abu Dhabi, la squadra Pirelli sarà composta da 15 specialisti, tra ingegneri e tecnici. In occasione dei Gran Premi e delle prove ufficiali, il Team Pirelli F1 porterà invece 50 elementi in pista. Dunque, ogni scuderia potrà contare su un ingegnere Pirelli dedicato, oltre che sull’intera équipe di tecnici e montatori.

Fonte: www.blogf1.it/2011/01/17/pirelli-test-sul-bagnato-ad-abu-dhabi/

Programma test SBK 2011

Ecco il programma di prove pre-campionato dei team

Mancano meno di due mesi all’inizio del Campionato Mondiale Superbike 2011, che scatterà a Phillip Island il prossimo 27 febbraio. Per arrivare il più pronti possibile al primo round della stagione, i team prenderanno parte ad un fitto programma di test.

La prima squadra a mettere le ruote in pista nel 2011 è quella Kawasaki, che da  lunedì 10 gennaio, è in pista a Sepang, in Malesia, con i piloti Tom Sykes, Joan Lascorz e Chris Vermeulen, alfieri ufficiali della "verdona" nel mondiale Superbike, il test-rider Katsuaki Fujiwara e Stuart Easton. In Malesia c’è anche il team Pedercini, con Roberto Rolfo e Gabor Talmacsi.

L'11 e il 12 gennaio è stata la volta del Team Liberty Racing Ducati, che ha fatto la sua prima apparizione a Guadix, in Spagna.

Intenso anche il programma di test del Team Ten Kate Honda: dal 20 al 21 gennaio, Ruben Xaus e Jonathan Rea si ritroveranno in Spagna, ad Aragon, per due giorni di prove private mentre il 16 e 17 febbraio voleranno a Phillip Island.

Dal 26 al 28 gennaio ci sarà invece il test collettivo organizzato dalla Infront Motor Sports sul circuito portoghese di Portimao. Ad eccezione del Team BMW Motorrad Motorsport, impegnato negli stessi giorni a Eastern Creek e dal 30 gennaio al 1 febbraio a Phillip Island, tutti i top team si ritroveranno in Algarve per il primo confronto diretto.

Il secondo test collettivo si svolgerà invece il 20 e 21 febbraio sul tracciato di Phillip Island, in Australia, proprio una settimana prima del primo round.

Calendario SBK - 2011

World SBK
27/02 Australia - Phillip Island  
27/03 Europe -  Donington
04/04 Olanda - Assen
08/05 Italia - Monza
30/05 USA -  Miller Motorsport Park
12/06 San Marino - Misano
19/06 Spagna Motorland - Aragon
10/07 Repubblica Ceca - Brno
31/07 Gran Bretagna Britain - Silverstone
04/09 Germania - Nurburgring
25/09 Italia - Imola
02/10 Francia - Magny Cours
16/10 Portogallo - Portimao

Calendario Moto GP - 2011

Moto GP
20/03 (Qatar – Losail);
03/04 (Spagna – Jerez);
24/4 (Giappone – Motegi);
01/05 (Portogallo – Estoril);
15/05 (Francia – Le Mans);
05/06 (Catalogna – Catalunya);
12/06 (Gran Bretagna – Silverstone);
25/06 (Olanda – Assen);
03/07 (Italia – Mugello);
17/07 (Germania – Sachsenring);
24/07 (Stati Uniti – Laguna Seca);
14/08 (Repubblica Ceca – Brno);
28/08 (Indianapolis – Indianapolis);
04/09 (San Marino & Riviera di Rimini – Misano);
18/09 (Aragon – Motorland);
16/10 (Australia – Phillip Island);
23/10 (Malesia – Sepang);
06/11 (Valencia – Valencia);

Calendaro Formula 1 - 2011

Formula 1
13/03  Bahrain
27/03  Australia
10/04  Malaysia
17/04  China*
08/05  Turchia
22/05  Spagna
29/05  Monaco
12/06  Canada
26/06  Europa
10/07  Gran Bretagna
24/07  Germania
31/07  Ungheria
28/08  Belgio
11/09  Italia
25/09  Singapore
09/10  Giappone
16/10  Corea
30/10  India*
13/11  Abu Dhabi
27/11  Brasile
*Subordinato all'approvazione del circuito